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al testo di Maura Pot
Paradossi
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Brevi riflessi
a intermittenza lunga
nel lago opaco
della tragedia umana
e mai una permanenza.
Origine confusa
quanto lontana
di miti e leggende
di dei ed eroi
a reggere la coppa
di progenie senza gloria.
L’oro è finito da tempo
e la ricerca si è smarrita
tra perseveranza nella fede
e desiderio di scienza
sulla sponda del sapere
che non conosce i suoi perché.
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Luciana, cose che capitano anche a me e a mia figlia ;) Grazie cara e...salutami Giovanni eheheh. Cristiana, che dirti? mica voglio convincerti, evidentemente non siamo in sintonia su questo argomento. Un abbraccio a tutti voi |
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Luciana Riommi Baldaccini - 08/11/2012 22:32:00 [ leggi altri commenti di Luciana Riommi Baldaccini » ]
Maura, ti chiedo scusa, ma un solo computer collegato a Internet a volte crea qualche disguido: il commento che precede è mio e non di Giovanni (che era rimasto connesso)! |
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Apprezzo molto questa ricerca che non sa cosa cercare né perché lo cerca; personalmente mi piace molto il "gioco" di continuare a cercare e a non avere risposte: se mai le avrò, sarà tutto finito! |
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Cristiana Fischer - 08/11/2012 17:32:00 [ leggi altri commenti di Cristiana Fischer » ]
Cara Maura (e caro Emilio) io sono sicura che lo smarrimento è soggettivo, e che a cercare si trova la ragione. Di tutto, e non può che essere così. |
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;) Grazie a te Emilio per la sintonia e per la disposizione alla condivisione |
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....ripasso velocemente a dirvi: Maura, Loredana, adoro i vostri spunti di riflessione (nonché i versi che scrivete, ma questo era ovvio!) |
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Il sapere alienato e potenzialmente violento è bellissimo, Lori!! Grazie, hai aggiunto un altro prezioso contributo alla riflessione |
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Molto bella, e anche il commento di Emilio. Il sapere che non sa il perché di se stesso è un sapere alienato e potenzialmente violento. |
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Non conoscevo questa citazione, ma bellissima!!! |
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Grazie caro Emilio del commento e della calzante citazione. Ti rispondo con una frase di James Hillman che probabilmente conoscerai "Quando abbiamo a che fare con l’ignoto, e il futuro è l’ignoto, siamo costretti ad immaginare". Un abbraccio |
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Maura, come non condividere ed apprezzare questa bella poesia. E’esattamente così che anche io percepisco questa sorta di smarrimento culturale, questa febbre di identità collettive e anche la scienza ed il sapere soffrono questo abbattimento. |
